4 Dicembre 2024
Questa foto di archivio mostra Maryam Rajavi (al centro), capobanda dell’organizzazione terroristica Mojahedin del Popolo Iraniano (MKO), Rudy Giuliani (a destra) avvocato personale dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e (a sinistra) l’ex senatore degli Stati Uniti Joseph Lieberman.

Uno storico e giornalista albanese afferma che la polizia del Paese ha allertato l’Ambasciata statunitense in merito a dei membri della cosiddetta organizzazione Mojahedin del Popolo Iraniano (MKO), una setta terroristica anti-Iran, coinvolti in varie attività criminali in Europa, inclusa la tratta di esseri umani, con possibili collegamenti con il gruppo terroristico takfiri dell’ISIS.

Olsi Jazexhi, citando i resoconti dei media albanesi, giovedì in un tweet ha affermato che alcuni agenti dell’MKO, guidati dalla leader del gruppo terroristico Maryam Rajavi, e con sede in un campo vicino alla capitale Tirana, hanno tentato di condurre illegalmente oltre 400 membri del proprio gruppo in Francia.

Jazexhi ha aggiunto che alcuni membri della setta terroristica sono stati arrestati per traffico di persone, probabilmente aderenti all’Isis, dal Medio Oriente all’Europa.

“Buone notizie per l’Iran, cattive notizie per #FreeIran, i terroristi di #MaryamRajavi in ​​#Albania. La polizia albanese ha avvisato @USEmbassyTirana che i mojahedin hanno condotto illegalmente 400 #mojahedin in #Francia e probabilmente membri dell’ISIS in Europa”, ha scritto il giornalista albanese.

Good news for Iran, bad news for #FreeIran#MaryamRajavi terrorists in #Albania. Albanian police have alerted @USEmbassyTirana that the mojaheeden have trafficked 400 #mojaheden to #France and probably members of DAESH to Europe.https://t.co/HDpcXSYgB5

— Olsi Jazexhi (@OlsiJ) 17 febbraio 2022

Jazexhi ha continuato dicendo che anche alcuni decani dei membri dell’MKO sono stati arrestati per tentato traffico di stupefacenti verso l’Italia, mentre la polizia ha perseguito un altro membro per accuse di furto.

“La cognata di #MaryamRajavi – sorella di @Abrichamtchi capo del #NCR comitato contro il terrorismo – Narges Abrichamtchi è stata arrestata per traffico di droga verso l’#Italia. Stati Uniti, #Israele e Arabia Saudita dovrebbero reprimere i loro terroristi in #Albania! Francia fai attenzione! 400 jihadisti sono a Parigi”, ha aggiunto Jazexhi.

Sister in law of #MaryamRajavi – sister of @Abrichamtchi head of #NCR committee against terrorism – Narges Abrichamtchi has been arrested trafficking drugs to #Italy. US, #Israel & Saudis should reign down their terrorists in #Albania! France be careful! 400 jihadis are in Paris.

— Olsi Jazexhi (@OlsiJ) 17 febbraio 2022

Più tardi giovedì, in un’altra serie di tweet, il giornalista ha affermato che, in un caso, la setta MKO “ha costretto Gazeta Shqiptarja a mettere offline il suo articolo” sui loro arresti per traffico di droga ed esseri umani in Albania.

MKO, #MaryamRajavi gang has just forced Gazeta Shqiptarja to take offline its article about mojaheden drug & human trafficking arrests in #Albania. My sources tell me that MKO has paid or is promising to pay 50,000 EURO for the removal of the police report. Attaching originals pic.twitter.com/tfjnJ0MAlY

— Olsi Jazexhi (@OlsiJ) 17 febbraio 2022

Olsi ha evidenziato di avere un documento ufficiale dell’ufficio del procuratore di Tirana. Esso prova che uno dei famigerati comandanti dell’MKO, tale Mohammad Sadat Darbandi, è stato arrestato per aver rapinato una farmacia a Tirana.

And here is the official document from the office of Tirana Prosecutor where the notorious MKO commander Mohammad Sadat Darbandi has been arrested for robbing a pharmacy in Tirana. I have the full original indictment in PDF. pic.twitter.com/iXiPy4Uj2x

— Olsi Jazexhi (@OlsiJ) 17 febbraio 2022

Il giornalista ha poi affermato che i pubblici ministeri albanesi hanno già avviato 100 procedimenti penali contro l’MKO con l’accusa di importanti operazioni di traffico di droga e collegamenti con la #Ndrangheta.

Albanian media are exposing #MaryamRajavi#FreeIran mafia. Albanian prosecutors have issued 100 criminal cases against MKO. The mojaheden are accused of major drug smuggling operations and connection to #Ndrangheta. US embassy is blackmailing the police.https://t.co/CUU7yKKWI2

— Olsi Jazexhi (@OlsiJ) 17 febbraio 2022

Olsi ha fatto notare che ci sono anche molti rapporti che rivelano “i legami di #MaryamRajavi, #FreeIran mafia con la mafia italiana”.

Ha aggiunto che i giornali dell’opposizione albanese incolpano l’Ambasciata degli Stati Uniti a Tirana di aver fornito protezione alla setta criminale dell’MKO.

There is an explosion of news about the connections of #MaryamRajavi#FreeIran mafia with Italian mafia. Albanian opposition newspapers are blaming the @USEmbassyTirana for providing protection for the mojaheden criminal syndicate. This is huge!https://t.co/ss6DZtL7ps

— Olsi Jazexhi (@OlsiJ) 17 febbraio 2022

Secondo un documento ufficiale visto dal quotidiano albanese Exit in dicembre dello scorso anno, due membri dell’MKO, insieme a complici albanesi e greci, sono stati arrestati per coinvolgimento diretto nella tratta di esseri umani.

I documenti affermano che le attività criminali sono avvenute tra il 2019 e il 2021.

Una fonte ufficiale, che ha chiesto di rimanere anonima, ha riferito a Exit che i documenti affermano che le informazioni su questi crimini sono state consegnate all’Ambasciata degli Stati Uniti a Tirana e che il giornale albanese ha contattato la missione per commenti, ma non è stata data alcuna risposta formale.

Dopo essere stata fondata più di 50 anni fa, l’MKO ha lanciato una campagna di attentati e omicidi in Iran. Dei quasi 17.000 iraniani uccisi in attacchi terroristici negli ultimi quattro decenni, circa 12.000 sono caduti vittime degli atti terroristici del gruppo.

Il famigerato gruppo terroristico ha attualmente sede in Albania, dove gode della libertà di azione dopo essere stato cancellato dalla lista [delle organizzazioni terroristiche] dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti rispettivamente nel 2009 e nel 2012.

Indipendentemente dal suo discredito in tutto il mondo, negli ultimi anni l’MKO ha organizzato numerosi grandi eventi. Tra i partecipanti vi erano alti funzionari americani, israeliani e sauditi, tra cui l’ex senatore statunitense John McCain, l’ex sindaco di New York City Rudy Giuliani, l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Bolton, l’ex senatore degli Stati Uniti Joe Lieberman e l’ex direttore dell’Agenzia di intelligence dell’Arabia Saudita Turki bin Faisal Al Saud.

Ericsson afferma che i dipendenti potrebbero aver corrotto l’ISIS in Iraq

La nuova rivelazione arriva dopo che precedenti rapporti indicavano che oltre all’MKO, anche alcune importanti società occidentali sono state coinvolte in attività illegali riguardanti altri gruppi terroristici. Gruppi ampiamente condannati dalla comunità internazionale per i loro crimini, tra cui il gruppo terroristico dell’ISIS.

In uno di questi casi, l’azienda svedese Ericsson è stata accusata di corruzione in Iraq quando l’ISIS era attivo nel Paese arabo. 

L’amministratore delegato del colosso svedese delle telecomunicazioni Ericsson ha dichiarato mercoledì che alcuni dei suoi dipendenti in Iraq potrebbero aver corrotto i membri dell’ISIS per ottenere l’accesso ad alcune strade del Paese.

“Quello che vediamo è che le persone hanno pagato per il trasporto su strada attraverso aree controllate da organizzazioni terroristiche, incluso l’ISIS (Daesh)”, ha detto Börje Ekholm al quotidiano finanziario svedese Dagens Industri.

“Con i mezzi che abbiamo, non siamo stati in grado di determinare i destinatari finali di questi pagamenti”, ha aggiunto.

Ekholm ha espresso i commenti poche ore dopo che la società svedese aveva rilasciato una dichiarazione martedì sera ammettendo “gravi violazioni delle regole di conformità e del codice di etica aziendale” riguardanti dipendenti Ericsson, venditori e fornitori in Iraq tra il 2011 e il 2019.

La dichiarazione afferma che un’indagine interna condotta nel 2019 aveva rivelato “prove di cattiva condotta correlata alla corruzione”.

Diversi dipendenti hanno lasciato l’azienda a seguito dell’indagine. “E sono state intraprese molte altre azioni disciplinari e altre azioni correttive”, ha aggiunto Ericsson nella dichiarazione.

La società ha affermato di aver scelto di rivelare i dettagli dell’indagine, ormai vecchia di due anni, a causa di “richieste dettagliate dei media di organi di informazione svedesi e internazionali”.

Il prezzo delle azioni di Ericsson è crollato di oltre il 12% durante l’apertura degli scambi mercoledì alla borsa di Stoccolma dopo la notizia.

La polizia albanese ha successivamente respinto le accuse.

Fonte: https://www.presstv.ir/Detail/2022/02/17/677021/Albanian-journalist-Olsi-Jazexhi-Mujahedin-Khalq-Organization-MKO-Daesh-Takfiri-terrorist-group


[ membri MKO coinvolti in attività criminali ]

[ membri MKO coinvolti in attività criminali ]

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