19 Aprile 2024
Dura risposta a qualsiasi escalation militare israeliana.
Soldati israeliani prendono la mira durante gli scontri con i manifestanti palestinesi nel centro di al-Khalil nella Cisgiordania occupata, 4 marzo 2022. (Foto d’archivio di AFP)

I gruppi di resistenza palestinesi, con sede nell’assediata Striscia di Gaza, hanno promesso una “dura” risposta a qualsiasi escalation militare israeliana nell’enclave o altrove nei territori occupati.

In una dichiarazione congiunta firmata domenica, un certo numero di fazioni palestinesi, tra cui Hamas, che governa Gaza, e il movimento della Jihad islamica, hanno chiesto di compiere ogni sforzo “per rafforzare la resistenza contro il regime israeliano occupante”.

“Non ci sarà alcuna sicurezza o stabilità per l’occupazione fino a quando il nostro popolo non avrà ottenuto la libertà”, si legge nella dichiarazione. “Qualsiasi atto criminale del regime occupante incontrerà una resistenza più potente e più dura”.

“Qualsiasi politica di persecuzione, detenzione e assassinio si è già rivelata un fallimento e ha reso il nostro popolo più determinato a continuare la resistenza”, hanno affermato le fazioni dopo il loro incontro a Gaza.

Lo scorso anno, nella campagna di bombardamenti israeliani su Gaza, almeno 260 palestinesi, inclusi oltre 60 bambini, sono stati uccisi in un arco di tempo di 11 giorni iniziato il 10 maggio. I movimenti di resistenza con sede a Gaza hanno reagito. Il regime è stato infine costretto ad annunciare un cessate il fuoco, mediato dall’Egitto, entrato in vigore nelle prime ore del 21 maggio.

Sabato, le forze israeliane hanno ucciso tre palestinesi a Jenin, città occupata della Cisgiordania.

Le Brigate al-Quds, l’ala militare della Jihad islamica, hanno identificato le vittime come loro membri, i cui nomi erano Saeb Abhera, 30 anni, Khalil Tawalbeh, 24, e Saif Abu Libdeh, 25.

L’Autorità Palestinese (AP) ha denunciato il regime israeliano per la recente uccisione mirata dei tre giovani palestinesi. Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, ha definito gli omicidi “una minaccia e una palese sfida alla legittimità internazionale e al diritto internazionale”.

Il primo ministro dell’Autorità Palestinese Mohammad Shtayyeh si è unito al coro di condanna, definendo gli omicidi “omicidio extragiudiziale” e un “crimine orribile”.


Fonte: https://www.presstv.ir/Detail/2022/04/03/679667/Gaza-Hamas-PA-West-Bank-Israel


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