4 Ottobre 2024

Hassan Nasrallah ha aggiunto che l’esito dei colloqui per rilanciare l’accordo nucleare con l’Iran non avrà alcun effetto sulle azioni di Hezbollah

L'esito dei colloqui non avrà effetto sulle azioni di Hezbollah.
Archivio – I combattenti di Hezbollah alzano il pugno mentre il segretario generale Hassan Nasrallah parla in collegamento video durante una manifestazione per celebrare la Giornata di Gerusalemme, in un sobborgo meridionale di Beirut, Libano, 29 aprile 2022. (Credito immagine: AP Photo/Hassan Ammar)

Il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha affermato che la calma sarà preservata nella regione se saranno rispettati i diritti del Libano sulle sue risorse naturali.

“Se Stati Uniti e Israele daranno al Libano ciò che chiede, regnerà la calma. Se non daranno al Libano ciò che chiede, ci sarà un conflitto”, ha detto Nasrallah durante un discorso televisivo il 19 agosto.

Il leader della resistenza ha anche avvertito che i negoziati in corso per rilanciare l’accordo nucleare iraniano non avranno alcun effetto sulle azioni di Hezbollah.

“Nel caso in cui il Libano non ottenga i suoi diritti… ci sarà un’escalation da parte nostra, indipendentemente dal fatto che l’accordo nucleare sia firmato o meno”, ha aggiunto.

Nasrallah ha in seguito rimproverato coloro i quali – personaggi dei media e diplomatici – hanno affermato che l’esito dei colloqui di Vienna potrebbe far “dimenticare” a Hezbollah la rivendicazione del Libano sul giacimento di gas di Karish.

“Gli occhi dei libanesi dovrebbero essere puntati su Karish, non su Vienna”, ha avvertito Nasrallah.

Egli ha poi sottolineato che non scoppierà alcun conflitto se il
mediatore statunitense nella disputa per Karish, Amos Hochstein, “viene e dà allo Stato libanese ciò che esso vuole” invece di “perdere tempo”.

Hochstein era atteso a Beirut lo scorso fine settimana, ma ha rimandato il suo viaggio all’ultimo minuto. Secondo i media arabi, è atteso a Tel Aviv “nei prossimi giorni”.

Il termine fissato da Hezbollah affinché il Libano si assicuri i suoi diritti marittimi scade il 15 settembre.

Venerdì scorso, i media arabi hanno riferito che Israele ha inviato un messaggio a Hezbollah attraverso i canali diplomatici, dicendo che accetta “tutte le richieste” del Libano.

Secondo quanto riferito, Israele riconoscerà che la linea 23 e il possibile giacimento di Qana si trovano in territorio libanese, ma ha chiesto a Hezbollah di abbandonare le sue minacce di attaccare i giacimenti di gas israeliani in caso di un ritardo.

Le compagnie europee appaltate da Tel Aviv avrebbero minacciato di ritirare le loro navi e le strutture esistenti nelle vicinanze di Karish se Israele non fosse in grado di garantire la sicurezza di tutte le attrezzature e del personale.

Ma nonostante l’apparente concessione di Israele, permangono dubbi sulle vere intenzioni del Paese solo due settimane dopo che l’esercito israeliano ha lanciato un attacco non provocato alla Striscia di Gaza.

Nelle ultime settimane, l’esercito israeliano ha condotto due esercitazioni navali per simulare la difesa dei propri assetti marittimi contro possibili attacchi di droni.

“Qualora ricevessimo in anticipo informazioni su un’operazione di Hezbollah, Israele neutralizzerà [preventivamente] la minaccia”, ha affermato il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz, citato da Walla News.


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Fonte: https://thecradle.co/Article/news/14557


[ l’esito dei colloqui non avrà effetto sulle azioni di Hezbollah ]

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