25 Marzo 2025

Le forze di occupazione statunitensi ogni giorno rubano oltre l’80% del petrolio siriano, mentre la Siria lotta contro una grave carenza di energia

Un veicolo militare blindato statunitense all’esterno di un pozzo petrolifero nel governatorato siriano di al-Hasaka, il 6 novembre 2019. (Delil Souleiman/AFP/Getty Images)

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), con sede nel Regno Unito, il 3 settembre le forze statunitensi hanno stabilito una terza base militare in Siria.

La nuova base militare americana è stata allestita nel villaggio di Naqara, a soli tre chilometri da Qamishli, nella provincia nord-orientale di al-Hasaka.

Gli Stati Uniti hanno altre due basi, una situata nel villaggio di Himo e un’altra nell’area di Tel Fares vicino all’aeroporto di Qamishli.

Recentemente dei gruppi armati si sono scontrati con le forze di occupazione statunitensi e i loro alleati regionali a causa dello sfruttamento illegale dei combustibili fossili.

Il governo siriano ha accusato gli Stati Uniti di aver rubato le risorse naturali del paese: nella fattispecie l’incredibile cifra di 107 miliardi di dollari dall’inizio della guerra nel 2011.

Il 29 agosto, secondo quanto riferito, le forze statunitensi hanno saccheggiato una nuova partita di petrolio siriano, si stima che 123 camion abbiano lasciato Jazira, la regione ricca di risorse.

Washington ha intensificato la sua operazione di saccheggio di petrolio in Siria a seguito della sua stessa grave crisi energetica, che è stata esacerbata dalle sanzioni imposte al settore energetico russo.

All’inizio di questo mese, il Ministero del Petrolio siriano ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che l’esercito statunitense saccheggia “66.000 barili di petrolio ogni singolo giorno”, pari a circa l’83% della produzione giornaliera di petrolio siriano.

Nel frattempo, la Siria sta soffrendo per una crisi energetica interna che paralizza l’economia del paese e provoca regolarmente dei blackout a livello nazionale.

Tuttavia, non bastano i combustibili fossili come petrolio e gas, gli Stati Uniti sono anche responsabili del furto del grano del Paese, quando secondo il Programma alimentare mondiale quasi il 70% dei siriani soffre di insicurezza alimentare.

Il 3 settembre sono state segnalate nuove esplosioni all’interno della base militare statunitense presso il giacimento petrolifero occupato di Al-Omar. Nonostante testimoni oculari abbiano riferito l’arrivo di ambulanze, l’esercito di occupazione ora afferma che le esplosioni sono state il risultato di esercitazioni militari da parte delle forze della coalizione.


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Fonte: https://thecradle.co/Article/news/15206


[ gli statunitensi hanno una terza base in Siria ]

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