26 Aprile 2024

Martedì a mezzogiorno, Amir Abdollahian ha parlato e scambiato opinioni con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, nonché con l’arcivescovo Paul Gallagher, segretario del Vaticano per i Rapporti con gli Stati. In questi colloqui, le parti si sono scambiate opinioni su interessi e preoccupazioni comuni in merito agli sviluppi internazionali e regionali.

Martedì a mezzogiorno, Amir Abdollahian, ministro degli Affari Esteri della Repubblica islamica dell’Iran, ha parlato e scambiato opinioni con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, e con l’arcivescovo Paul Gallagher, segretario del Vaticano per i Rapporti con gli Stati. In questi colloqui, le parti si sono scambiate opinioni su interessi e preoccupazioni comuni in merito agli sviluppi internazionali e regionali. I funzionari dei due Paesi, nell’esaminare le relazioni bilaterali, si sono accordati su un meccanismo per promuovere la cooperazione congiunta e hanno sottolineato l’importanza del dialogo interreligioso, di cui si era già parlato durante la visita dell’Ayatollah Arafi in Vaticano.

I ministri degli Esteri della Repubblica islamica dell’Iran e del Vaticano, mentre si scambiavano opinioni sui modi per rafforzare la pace e la stabilità globali e regionali, hanno sottolineato la necessità di soluzioni politiche alle crisi.

Nell’incontro tenuto con i funzionari vaticani, il ministro degli Esteri dell’Iran ha spiegato gli ultimi sviluppi dei negoziati in merito alla revoca delle sanzioni e sottolineato: “La Repubblica islamica dell’Iran è seria nel voler raggiungere un accordo positivo e duraturo”. Egli ha aggiunto: “Noi, durante i negoziati, abbiamo presentato iniziative importanti e flessibilità, ma è necessario che anche la parte americana prepari realisticamente le condizioni per la conclusione dell’accordo”.

I funzionari della Repubblica islamica dell’Iran e del Vaticano hanno continuato a scambiarsi opinioni su questioni regionali e sottolineato la necessità di istituire pace e sicurezza durature, soprattutto nella regione dell’Asia occidentale.

Il ministro degli Affari Esteri dell’Iran ha sottolineato che la Repubblica islamica dell’Iran, con gli sforzi del martire generale Soleimani, ha svolto un ruolo importante nella protezione dei cristiani e degli yazidi dell’Iraq e dei cristiani della Siria contro i terroristi criminali dell’Isis, in linea con la responsabilità globale nell’affrontare il terrorismo. Ciò è stato apprezzato dal Vaticano.

Il dott. Amir Abdollahian ha anche sottolineato che per quanto la Repubblica islamica dell’Iran si opponga alla guerra in Ucraina e sostenga una soluzione politica per porvi fine, si oppone anche alla guerra in altre regioni del mondo.

Il ministro degli Affari esteri dell’Iran ha sottolineato: “Siamo particolarmente preoccupati per l’eventuale peggioramento della situazione nel nord della Siria e abbiamo compiuto sforzi importanti per prevenire una nuova crisi”.

In questo incontro è stata sottolineata la posizione congiunta della Repubblica islamica dell’Iran e del Vaticano sull’uso delle sanzioni transfrontaliere illegali come strumento politico.

Amir Abdollahian ha illustrato l’approccio politico della Repubblica islamica dell’Iran come soluzione alle crisi nello Yemen, Ucraina e Afghanistan.

Il ministro degli Esteri dell’Iran ha spiegato al Vaticano il piano democratico della Repubblica islamica dell’Iran di indire un referendum tra i palestinesi autoctoni, compresi musulmani, cristiani ed ebrei.

Anche la situazione in Libano è stata valutata da Amir Abdollahian e dal segretario di Stato della Santa Sede.

Egli ha invitato il segretario del Vaticano per i Rapporti con gli Stati a visitare Teheran.


Fonte: https://mfa.gov.ir/portal/newsview/686799

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